Quando senti parlare di lead generation stai per approcciarti a uno degli aspetti più importanti tra i diversi processi nello sviluppo di strategie web marketing. Conoscere meglio il concetto di lead e capire in quale parte del tuo funnel bisogna posizionarlo significa avere ben chiara la “mappa” mentale che porta il semplice utente a diventare tuo cliente.
Lead generation è il termine in uso per definire il processo di raccolta dati da un utente che è possibile ritenere come adatto ad approcciare a un determinato prodotto o servizio. È quello step che può essere definito anche come prospect.
Con lead generation si intende la generazione di lead, appunto, attraverso differenti strategie che ci consentono di approcciare un potenziale cliente. Ecco alcuni esempi di lead generation che avete sicuramente incrociato.
Una volta ottenuti i dati ti sarà possibile scegliere il sistema che ritieni più utile per trasformare il potenziale cliente in un cliente effettivo, portandolo a compiere un acquisto. Il 60% delle aziende concentrate nel B2B considerano attività legate alla lead generation (come l’email marketing) piuttosto efficaci e circa il 20% le considera veramente efficaci.
In un periodo storico nel quale la raccolta dati da parte delle compagnie è continuamente sotto osservazione, è fondamentale indovinare quali dati collezionare e come poterli utilizzare.
Il primo dato, o informazione, fondamentale che viene in mente è l’email.Raccogliere l’email utente è un sistema pratico per far sì che questo possa essere ricontattato in futuro.
La fase di raccolta dei contatti è terminata e da semplice utente, la persona che si è interessata al tuo prodotto o servizio, si trasforma in potenziale cliente.
Come si sviluppa questa fase strategica del percorso fino alla conversione finale? Così come avevamo sottolineato precedentemente, c’è bisogno di concentrarsi sul concetto di lead nurtiring.
A questo punto bisogna concentrarsi sul singolo prospect , o meglio, su un gruppo di prospetti definiti per caratteristiche ed interessi simili.
La principale applicazione di quanto raccolto è quella dello sviluppo di un preciso piano di email marketing. Niente va improvvisato, perché a questo punto la strategia sarà molto più strutturata. Le landing pages dovranno contenere prodotti e servizi tagliati su misura per il singolo gruppo di prospetti. In presenza di varie e numerose segmentazioni, tuttavia, sarà pressoché impossibile gestire personalmente il flusso mail.
Sarà fondamentale possedere le conoscenze adeguate per sviluppare una strategia di marketing automation. Bisognerà capire quando e a chi inviare i propri contenuti per la promozione di prodotti e servizi.
Non dimenticare che l’utente non ha alcun interesse a concentrarsi su una campagna di email marketing improvvisata e poco lineare. Se il prospetto sa di poter contare su offerte periodiche, promozioni mensili o settimanali su prodotti diversi, non avrà problemi a concedere la propria fiducia.
Tutto questo a condizione che sia interessato al prodotto, lo possa ottenere a un prezzo vantaggioso e non venga stressato troppo per essere portato all’acquisto.
La lead generation è vantaggiosa solo se fatta con criterio e precisione.
Questo cosa significa? Com’è una strategia che porti alla raccolta dei lead fatta bene? È fatta bene se:
Seguendo questi passi cosa si può ottenere?
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